I Mezz’uomini

“Sono gente piccola, alti all’incirca la metà di noi, e più minuti dei Nani barbuti. Gli Hobbit non hanno barba. Del resto, poco o niente di magico c’è in loro tranne il modo comunissimo in cui spariscono silenziosamente e velocemente quando gente grossa e stupida come me e voi capita lì attorno, facendo il rumore di un elefante che essi possono sentire a un miglio di distanza. Tendono a metter su un po’ di pancia; vestono di colori vivaci (soprattutto di verde e di giallo); non portano scarpe, perché i loro piedi sviluppano piante naturalmente dure come il cuoio e un vello fitto, caldo e scuro come quello che hanno in testa (che è riccioluta); hanno lunghe, abili dita scure, facce gioviali, e ridono con risa profonde e pastose (specialmente dopo il pranzo, che consumano due volte al giorno, se ci riescono).“—Descrizione degli Hobbit, Lo Hobbit

Requisiti, Come scritto da Tolkien:

Consigli di Roleplay
Contrariamente a quanto si possa pensare, giocare di ruolo un Mezz’uomo non corrisponde necessariamente ad un compito “leggero”. Interpretare bene un Mezz’uomo significa comprendere a fondo la loro psicologia e il loro modo di vedere il mondo al di fuori della Contea, che non potrà che apparirgli meraviglioso e affascinante, ma anche terrificante. Raramente un Mezz’uomo lascia la Contea, specie adesso che Re Elessar ne ha fatto una sorta di riserva interdetta ad estranei. La sensazione di pace e serenità profonde tuttavia, è oramai è spezzata dall’occupazione di Saruman (che nella versione originale di Tolkien, non muore a Isengard come invece avviene nella versione cinematografica di P. Jackson.).

Samwise Gamgee ora è sindaco della Contea e uno dei consiglieri di Re Elessar. Sua figlia Elanor diviene una delle damigelle di Arwen.
Meriadoc Brandybuck e Peregrino Tuc divengono rispettivamente Signore della Terra di Buck e Conte della Contea. Rimangono in stretta amicizia con le case reali di Rohan e Gondor.

Lo spirito di emulazione dei quattro grandi eroi della Contea acclamati in tutta la Terra di Mezzo contrasta ora con il tradizionale e profondo disprezzo per “le avventure” delle precedenti generazioni. La memoria di Bilbo e Frodo Baggins, e l’esempio di Samvise, Meriadock e Pipino infervora gli animi di quei giovani che non intendono permettere che si ripeta quanto avvenuto alla fine della Guerra dell’Anello.

Dresscode
Il vestiario della contea è stato ispirato da quello rurale ottocentesco anglosassone.
Maschi: Braghe e bretelle; camicie di vari colori; panciotti e gilet aperti sul davanti; cappotti e mantelli, copricapi.
Donne: abiti lunghi con gonne ampie alle caviglie; fantasie floerali e colori pastello e tenui. Fiori nei capelli nei giorni di festa o nelle occasioni importanti.